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Acupressione DIGITAL le applicazioni dell'agopuntura senza aghi
Con le dita appunto, o piccole fasce con “bottoni” che premono sulla pelle
posizionati in aree specifiche, si può ottenere sollievo da fastidi come nausea
e insonnia eccetera
Il principio su cui si basa è lo stesso dell’agopuntura ma l’acupressione,
ovvero la pressione di specifici punti del corpo con le dita, può essere
un’alternativa per chi non ne vuole sapere di farsi “infilzare” dagli
aghi: bastano le dita appunto, o piccole fasce con “bottoni” che premono
sulla pelle posizionati in aree specifiche, per ottenere in alcuni casi
un po’ di sollievo da fastidi come nausea e insonnia.
Pressione
Secondo la medicina tradizionale cinese il nostro corpo è attraversato
da un flusso di energia, il Qi, che fluisce secondo specifiche direzioni
(i 12 meridiani principali) ma può bloccarsi, se ad esempio siamo
stressati. Il blocco crea uno squilibrio energetico che si manifesta
come un disturbo o una malattia: stimolando il flusso energetico sarebbe
però possibile rafforzare le nostre capacità di auto-guarigione.
L’energia, scorrendo attraverso i “canali” dei meridiani principali,
mette in qualche modo in comunicazione gli organi interni con alcuni
punti della superficie cutanea: la medicina cinese ne ha individuati 365
da poter influenzare applicando l’agopuntura, con effetti benefici
sull’organo “correlato” al punto trattato, e di questi alcuni possono
essere impiegati anche per l’acupressione. In questo caso non si
inseriscono aghi ma si preme con le dita o con “bottoni” da tenere
applicati sulla parte. «Oggi sono sempre più numerosi gli studi
scientifici in cui l’acupressione si è dimostrata efficace – spiega
Piero Ettore Quirico, medico ed esperto di agopuntura e acupressione –.
Sono stati condotti esperimenti in cui al posto dei “braccialetti” con
il bottone che preme sui punti specifici vi era un bottone girato
dall’altra parte o nessuno strumento di pressione, e i risultati sono
interessanti in molti settori. Le due condizioni dove più spesso si usa
l’acupressione e il metodo si è rivelato più efficace sono la nausea e
l’insonnia».
Nausea e insonnia
Nel caso della nausea, dovuta al mal d’auto o alla gravidanza, a
trattamenti chemioterapici o a interventi chirurgici, si interviene sul
punto P6 Neiguan, che si trova sull’avambraccio alla distanza di tre
dita trasverse a partire dalla piega del polso. In medicina cinese è
utilizzato per regolarizzare il funzionamento dell’esofago, dello
stomaco e degli organi del torace; la pressione, soprattutto se
effettuata in modo calibrato e continuo, può attenuare il fastidio o
essere anche preventiva, se ad esempio si applica il braccialetto prima
di salire in macchina quando sappiamo di dover affrontare un percorso “a
rischio”. E secondo una ricerca italiana pubblicata su Neurological
Science , la pressione del punto P6 sarebbe efficace anche contro la
nausea da emicrania. Sono poi numerose le prove che indicano un
beneficio dell’acupressione nei confronti dell’insonnia, grazie
probabilmente a un effetto rilassante e ansiolitico della tecnica:
agendo sul punto H7 Shenmen, che si trova nella parte interna del polso,
si può migliorare il riposo, soprattutto se lo si tiene premuto da 30
minuti prima di andare a letto e poi per tutta la notte. Pure in questo
caso non mancano gli studi favorevoli, anche se l’ultima revisione delle
ricerche ha sottolineato che non ci sono ancora dati sufficienti per
affermare con certezza un effetto sicuramente positivo. «Nella pratica
clinica vediamo molti casi che rispondono bene all’acupressione che
però, come qualsiasi terapia, non sempre è efficace – osserva Quirico –.
Detto questo, si tratta però di un metodo del tutto innocuo che, mal che
vada, lascia il tempo che trova: è semplice, perché chiunque può
acquistare in farmacia i braccialetti per l’acupressione e farsi
spiegare dove applicarli a seconda dei sintomi, e può essere un’opzione
alternativa o complementare ad altri trattamenti».
ARTICOLO
Acupressione, l'agopuntura senza aghi
In cosa consiste l'acupressione e quali sono i benefici che si possono
trarre dall'impiego di questa preziosa tecnica derivante dalla Medicina
Tradizionale Cinese
Utile per vari disturbi, dalla nausea alla depressione, l'acupressione
deriva da quel complesso e prezioso sistema che è la Medicina
Tradizionale Cinese.
In molti temono l'infissione degli aghi e questa tecnica conserva
efficacia e qualità del trattamento di agopuntura. Come il nome
stesso evoca, si tratta di pressioni su
determinati punti del corpo, a seconda dell'obiettivo e del meridiano
energetico da riequilibrare.
Sia che ci sia ristagno, eccesso o dispersione, la tecnica agisce in
modo mirato ed efficace. Di fatto, è un vero e proprio trattamento
volto a promuovere l'autoguarigione, in quanto il tocco sblocca ilQi (energia
vitale) laddove serve, e il corpo tutto poi parteciperà al
recupero alla vitalità.
In alcuni casi la pressione non
avviene con le dita ma attraverso
piccole fasce con “bottoni” che premono sulla pelle
posizionati in aree specifiche.
Cercando di sintetizzare brevemente la teoria di MTC, possiamo
ricordare che 12
sono i principali canali energetici detti meridiani, che
attraversano il nostro corpo e che si originano dalla punta delle
dita, si connettono al cervello e poi agli organi e visceri
associati.
Risultati dell'acupressione su nausea e depressione
Studi scientifici evidenziano grandi risultati raggiunti attravero
l'impiego dell'acupressione specie su disturbi che interessano tanto
l'apparato
digerentequanto
il rapporto
psiche-soma e hanno una natura più legata alla sfera
dell'emotività.
Nello specifico, l'acupresisone si è rivelata efficace rispetto a nausee di
varia natura e origine. Dalla nausea legata al mal d’auto o alla
gravidanza, fino a quella successiva a trattamenti chemioterapici o
a interventi chirurgici.
Il punto che si va a stimolare in questi casi è il punto
P6 Neiguan, che si trova sull’avambraccio alla distanza di
tre dita trasverse a partire dalla piega del polso. Toccandolo si va
ad agire sul funzionamento di stomaco, esofago e altri organi
dell'area del torace.
Nel caso del braccialetto, lo si andrà a mettere in un momento
strategico, come ad esempio prima di un giro in macchina che
potrebbe creare disturbi, nel caso della nausea legata al mal
d'auto. Ricerche
pubblicate su Neurological Science rilevano l'efficacia della
pressione del punto P6 anche contro la nausea
da emicrania.
L'effetto del'acupressione è anche motlo forte su stati ansiosi e
depressivi. Difatti, l'insonnia causata
da stress eccessivo
accumulato o da carichi emotivi che appesantiscono il vissuto può
essere curata con successo attraverso l'acupressione. Nel dettaglio,
agendo sul punto H7
Shenmen, che si trova nella parte interna del polso, si può
migliorare il riposo, soprattutto se lo si tiene premuto da 30
minuti prima di andare a letto e poi per tutta la notte.
Attuali ricerche si stanno concentrando sull'effetto dell'acupressione
circa sintomi come artrite
e fatica cronica. Buone risposte anche per problemi legati
a disturbi dell'apparato
cardiocircolatorio.
I braccialetti si possono acquistare in farmacia, dove si possono
ottenere spiegazioni rispetto a dove applicarli a seconda dei
sintomi. In Italia i bracciali sono registrati al Ministero della
Salute come Dispositivo Medico Classe I e la loro efficacia è
dimostrata dai numerosi studi
clinici condotti a livello internazionale. Si trovano in
farmacia al prezzo di euro 16,50 in due formati, adulto e bambino.
L'insonnia è
un disturbo comune che consiste nell'incapacità di addormentarsi e può
essere sintomo di altre patologie. Quali sono le cause dell’insonnia? Quali
sono i rimedi naturali più efficaci per curarla?
Le ore passano e i minuti pesano. La notte fuori non smette di ricordare
quanto è lunga. L'insonnia è
un disturbo comune che consiste nell'incapacità
di addormentarsi o nel sovvertimento dei normali ritmi del sonno.
A causarla sono spesso stress,
specie quelli di tipo psicosociali (come i rapporti conflittuali
nell'ambiente lavorativo), depressione,
abuso di sostanze
eccitanti, dolore fisico, allergie alimentari, disturbi ambientali, il
russamento abituale associato alla presenza di apnee notturne e il jet
lag.
Per insonniacondizionata si
intende una frequente forma di insonnia cronica caratterizzata dal timore
pervasivo di non riuscire a dormire; un sorta di circolo
vizioso in forza del quale la paura di non dormire si traduce in
effettiva insonnia reale causata prima da un evento disturbante, poi
dall'insinuarsi della paura di passare un'altra notte insonne.
Si tratta di un'attivazione
emotiva riflessa, che porta il soggetto ad addormentarsi più
facilmente quando non si forza di farlo, ad esempio quando è davanti al
televisore.
Sintomi dell'insonnia
I sintomi quali
la difficoltà
ad addormentarsi o un risveglio costante durante la notte sono da
valutare in base alla frequenza. Infatti uno dei modi più comuni per
classificare l'insonnia è riferendosi alla durata
dei sintomi: si
definisce transitoria quella
che dura meno di un mese, a breve
temine se
dura per 1-6 mesi e cronica se
dura oltre i sei mesi.
A seconda del momento in cui ci si risveglia si parla poi di insonnia
iniziale, transitoria o terminale.
Cause
Le cause dell'insonnia possono essere di diversa natura. Le più frequenti
sono:
La diagnosi di
insonnia implica la raccolta dei sintomi riferiti direttamente dal paziente.
Solo in una seconda fase, per determinare se si tratti di insonnia primaria
o di un disturbo secondario ad altra malattia, si può ricorrere a test
diagnostici quali l'EEG
o la polisonnografia, un test specifico per la
funzionalità cerebrale e mirato a indagare parametri cardiovascolari e
respiratori.
L'insonnia si presenta in tanti modi diversi, ecco perchè clinicamente viene
classificata tenendo conto di almeno tre parametri: la durata, le cause e la
tipologia.
CURA PER L'INSONNIA
Alimentazione
Nell’insonnia è utile un’alimentazione
sedativa a carico del sistema nervoso centrale. Sono da preferire
alimenti rilassanti accompagnati a cena da un carboidrato : zucchine,
fagiolini, pesto, patate bollite e condite con olio, sale e prezzemolo,
zucchine marinate, macedonia di frutta accompagnata con pinoli o mandorle
per facilitare il sonno. Fra le associazioni
nutrizionali utili nell’insonnia abbiamo:
Risotto con la lattuga: si fa soffriggere la lattuga tagliata a
listarelle con olio e aglio, si aggiunge acqua e quando riprende il
bollore 100g di riso. La preparazione è pronta dopo venti minuti;
Riso e zucchine;
Mela caramellata e vin brulé, già citati nella “Febbre”, ma utili anche
nell’insonnia e negli stati di agitazione.
Mela caramellata: si taglia una mela con la buccia a fette in un padellino e
si aggiungono una tazzina di vino rosso, un cucchiaio di zucchero, 2 chiodi
di garofano, 2 cm di stecca di cannella e la buccia di un quarto di limone.
Si cuoce a fuoco vivo finché non caramella.
Vin brulé: una tazza di vino rosso di ottima qualità si aggiunge una
buccia di un quarto di limone, 3 chiodi di garofano, ¼ di stecca di
cannella, un cucchiaio di zucchero e si mette a bollire tutto. Quando
inizia l’ebollizione si da fuoco al vino, conservando il potere
battericida ed antibiotico del vino associato alle azioni antimicrobiche
e antivirali degli altri componenti.
Patate e porri: si tagliano a fette i porri e si cuociono in padella con
un aglio e olio extravergine di oliva. Dopo 2/3 minuti si aggiungono le
patate e si fanno rosolare brevemente, si coprono d’acqua e si lasciano
cuocere per venti minuti.
Alcune delle piante officinali, utilizzate per l'insonnia, aiutano a rilassare il
sistema nervoso o muscolare o circolatorio, conciliando
dolcemente il sonno; altre hanno azione ipnoinducente, favoriscono
l'addormentamento e mantengono prolungato il sonno, migliorandone la
qualità.
Tra le piante rilassanti troviamo:
Melissa: indicata
per la tensione nervosa che colpisce il sistema muscolare. Le foglie
della pianta, ricche di olio essenziale, sono calmanti sugli
stati d'ansia, e rilassanti per i muscoli. Il suo uso è particolarmente
indicato, perciò, in presenza di un quadro d’irritabilità generale, insonnia
causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome
premestruale, spasmi e tensione muscolare;
Passiflora: le
sue foglie svolgono un'azione sedativa, e ansiolitica, e fanno della
pianta un rimedio estremamente efficace nel combattere l’insonnia,
perché stimolano
il sonno, senza risvegli notturni, senza produrre senso di
intorpidimento mattutino, ed effetti narcotici o assuefazione; in caso
di stress, ansia e senso di angoscia; nelle forme di nevrosi isterica,
fobica, ossessiva e post traumatica;
Biancospino e
Tiglio agiscono
come spasmolitici, sedativi e ansiolitici naturali.
La loro azione ipotensiva sul sistema cardiocircolatorio è utile in caso
d’insonnia, soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce
l'emotività, tachicardia,
palpitazioni, agitazione, angoscia.
Le piante che inducono il sonno sono:
Valeriana: le
radici hanno proprietà sedative, rilassanti e ipnoinducenti, in quanto
riducono il tempo necessario per addormentarsi e migliorano la qualità
del sonno, perciò è indicata in tutti i suoi disturbi, insonnia e ansia.
rilassamento e dell'induzione del sonno;
Escolzia: le
sue parti aeree (stelo, il fiore) diminuiscono il periodo dell'addormentamento
e producono il mantenimento di una buona qualità del sonno, lungo tutta
la notte, evitando risvegli improvvisi. L’impiego della pianta è quindi
indicato in caso ansia, stress, disturbi del sonno (insonnia, risvegli
notturni), disturbi psicosomatici, irritabilità, flessione dell'umore,
dolori di natura psichica, nervosismo;
Luppolo: è
comunemente usato per il suo effetto calmante sul sistema nervoso e per
la sua azione sedativa viene impiegato per migliorare il sonno. I fiori
secchi possono essere cuciti in un cuscino per aiutare nell'insonnia.
Tra i gemmoderivati troviamo
quello del Tiglio (Tilia
Tomentosa),
considerato il tranquillante naturale per eccellenza. Per questa ragione è
impiegato con successo nelle distonie neurovegetative e nelle sindromi
ansiose, iper-emotività, insonnia dell'adulto e del bambino, perché svolge
un'azione ansiolitica, antispasmodica e sedativa, in grado di migliorare la
qualità del sonno, soprattutto quando l’insonnia è provocata da stress,
nervosismo o palpitazioni.
I rimedi
floreali di Bach agiscono sul rilassamento mentale e fisico quando
pensieri e preoccupazioni ostacolano il sonno; altri sull'ansia e la
tensione nervosa accumulata durante il giorno. Vediamo ora quali sono i fiori
di Bach associati alle diverse forme d’insonnia:
Hornbeam:
è il rimedio per le persone che soffrono d'insonnia da sovraccarico
mentale, il cui sonno non è ristoratore. Il rimedio è indicato per le
persone che si sentono esaurite, stanche e demotivate; che dubitano
delle proprie capacità di riuscita d accusano tutti i giorni la
"sindrome del lunedì mattina” (difficoltà a iniziare la giornata), a
causa della routine, di una vita ripetitiva e abitudinaria;
White chestnut:
è indicato per le persone che soffrono d'insonnia, perché rimuginano
sugli stessi pensieri senza riuscire a prendere sonno. Se si svegliano
non si addormentano più, non riescono a rilassarsi perché la mente torna
a un accaduto specifico. Questo rimedio aiuta coloro che sono tormentati
da loops mentali;
Impatiens:
è il rimedio per le persone che soffrono d'insonnia, perché incapaci di
rilassarsi. Questo rimedio è dato a coloro che manifestano
un’accelerazione, che hanno un problema con il tempo e vivono in ansia
da anticipazione. Cià porta all'incapacità di rilassarsi e adeguarsi al
ritmo armonico del proprio essere;
Walnut:
è indicato per adattare l'organismo ai cambiamenti stagionali,
climatici, proteggendo dalla pressione che il mondo esercita su di noi.
Divorzio, separazione, trasloco, cambio di lavoro ecc. sono tutte
situazioni che possono essere fonte di forte stress emotivo e provocare
insonnia. Questo rimedio è di sostegno nelle situazioni di transizione o
grande cambiamento;
Agrimony:
il rimedio per chi si sveglia nel cuore della notte in preda all’ansia,
provocata da un tormento interiore che viene nascosto agli altri. Questo
rimedio floreale interviene sullo stato ansioso che arriva ad impedire
il sonno o a interromperlo durante la notte. Il rimedio aiuta a gestire
i problemi senza nasconderli, donando serenità e ottimismo nel
fronteggiarli;
Red Chestnut:
è indicato per trattare l'insonnia che deriva da un'eccessiva
apprensione in chi si lascia sopraffare dai brutti pensieri, dalla paura
che possa succedere qualcosa di terribile ai propri cari. Il rimedio
aiuta a rilassare e a tenere l'ansia sotto controllo, favorendo
l'elaborazione di pensieri positivi.
Medicina Tradizionale Cinese
In medicina
tradizionale cinese a ogni organo del
corpo corrisponde un contenuto
psichico, il che significa che dentro l'organismo depositiamo anche
le energie mentali. L'insonnia
spesso nasce da squilibri energetici, intossicazioni e mal
funzionamento di organi che danneggiano l'energia mentale: ad esempio, un fegato intossicato
incide sulla facilità a prender sonno. Oltre ai meridiani del Fegato, è
utile trattare quelli di Cuore e Milza.
L'agopuntura mobilizza il qi, l'energia del Fegato, e rasserena lo shen,
attraverso il lavoro su questi punti:
- SHEN MEN (sulla piega traversa del polso), che tonifica e regola il qi cardiale;
- XING
JIAN (fra l'alluce e il secondo dito), che tonifica e regola il
Fegato, e raffredda il Sangue;
- FENG
LONG (fra il bordo inferiore della rotula e il vertice del malleolo
esterno), che dissolve l'umidità, mobilizza il qi della Milza e dello
Stomaco, calma lo shen e
favorisce la discesa dello yang.
- TAI XI (fra l'apice del malleolo interno e il tendine di Achille)
tonifica e regola il qi renale
e purifica il Calore.
- TAI CHONG (sul dorso del piede, nella depressione fra il I e il
II metatarso), che regola e raffredda il sangue.
Gli oli essenziali impiegati
nella cura dell'insonnia, oltre a facilitare il sonno e mantenerlo
prolungato, ne migliorano
la qualità, svolgendo un'azione armonizzante generale. Si
usano sia per diffusione ambientale (1 goccia per mq della stanza da letto),
attraverso bagni rilassanti (10 gocce nella vasca da bagno) o applicati
mediante massaggi aromaterapici (5-7 gocce in un olio vegetale).
Olio essenziale di lavanda:
concilia il sonno ed è molto utile nei bambini sovraeccitati, che si
addormentano con difficoltà. Riequilibra il sistema nervoso centrale,
perché è contemporaneamente sia tonico che sedativo; calma l'ansia,
l'agitazione, il nervosismo; svolge un'efficace azione rilassante in
caso di turbe emotive, insonnia, ipertensione, tachicardia, stress.
Olio essenziale di bergamotto: svolge
un'azione calmante sul sistema nervoso, contrastando gli stati d’ansia
ed è un efficace rimedio in caso di insonnia, perché rilassa,
conciliando il sonno.
Olio essenziale di basilico: indicato
in caso di affaticamento mentale, surmenage intellettuale; trova impiego
per contrastare l’ansia, l’insonnia, la cinetosi, le vertigini, e lo
stress.
Omeopatia
In caso di insonnia per eccessiva attività mentale (pensieri,
riflessioni ossessive, etc.): Coffea
cruda 5 CH e Gelsenium 9 CH (2+2 granuli alla sera, da ripetere se
necessario durante la notte). Se invece l'insonnia è per abuso di caffè,
magari anche di cibo: Coffea
cruda 5 CH e Nux
Vomica 9 CH (2+2 granuli alla sera, da ripetere se necessario
durante la notte). In caso di insonnia con stanchezza e agitazione
notturna, Rhus
Toxicodendron 5 CH (5 granuli alla sera).
Esercizi in caso di insonnia
È molto importante non alterare il ritmo sonno-veglia se si pratica sport a
livello agonistico. Calcolate le
ore di sonno di cui avete bisogno, cercate di coricarvi ogni sera e
alzarvi ogni mattina alla medesima ora. Se una notte si va a dormire molto
tardi, evitate di protrarre il sonno durante tutto l’arco della mattinata,
in quanto ciò potrebbe portarvi a far tardi di nuovo il giorno seguente. Se
vi svegliate nel mezzo della notte e riscontrate difficoltà ad addormentarvi
di nuovo, restate nel letto e riordate che tormentarsi non è una soluzione;
meglio alzarsi e dedicarsi a qualcosa di rilassante.
Loyoga è
un toccasana per l’insonnia causata da stress o da situazioni lavorative
difficili o preoccupazioni di vario genere; ottimo anche nei casi di
insonnia condizionata, caratterizzata dal timore pervasivo di non riuscire a
dormire. Specifiche posizioni, se pra- ticate con costanza, garantiscono un
rilassamento che dura sul lungo periodo.
Richard Miller, psicologo e insegnante di yoga, ha creato un sistema che
unisce la tradizione millenaria delle tecniche yoga ai recenti studi sul
sonno. Si chiama IRest, abbreviazione per Integrative Restoration, una
pratica che trasforma (la trasformazione è il principio delle forme
sciamaniche, delle discipline psicofisiche più antiche). In questa pratica
l’effetto metamorfico è rafforzato perché meditazione e yoga Nidra si
uniscono alla terapia psicolo- gica e la trasformazione si catalizza. Si
tratta di una meditazione rilassante e terapeutica guidata.
Principali disturbi e rimedi: la naturopatia rappresenta un percorso di
benessere, tramite il quale mantenere o raggiungere la salute globale
dell’organismo, secondo una visione olistica per cui l’individuo viene
considerato nella sua complessità e unicità.
Principali disturbi e rimedi: la naturopatia rappresenta un percorso di
benessere, tramite il quale mantenere o raggiungere la salute globale
dell’organismo, secondo una visione olistica per cui l’individuo viene
considerato nella sua complessità e unicità.
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